Il nostro corpo è sottoposto ad un ritmo circadiano di acidificazione e alcalinizzazione che riguarda in particolare lo spazio intercellullare ossia il connettivo; questo ritmo è stato descritto come commutazione vegetativa di Hoff.

Nell’arco della giornata il connettivo corporeo è interessato a dei processi ritmici di acidificazione e alcanizzazione legati alla cascata endocrina (produzione degli ormoni da parte delle ghiandole endocrine surrene, pancreas, tiroide; paratiroidi; ipofisi, epifisi); al ritmo sonno-veglia; alle ore dei pasti; all’attività degli organi principali (polmone, fegato, rene, cuore…), all’attività muscolare.
Questa trasformazione chimica-fisico-elettrica del connettivo permette l’eliminazione di scorie da parte del sistema linfatico in particolare nella fase notturna.
Quando questo ritmo è alterato il connettivo rimane in una fase di acidosi cronica che altera l’eliminazione di tossine e puo’ portare alle fasi di deposito e degenerazione cellulare dei tessuti (es: cellulite-edemato-fibro-sclerotica) e ad una perdita di tamponi alcalini della massa magra (tessuto osseo e muscolare) con conseguente osteopenia.

I fattori principali che portano all’acidificazione sono:

  1. alterazione dei ritmi biologici sonno-veglia
  2. carenza di apporto idrico
  3. alimentazione squilibrata (eccesso di alimenti raffinati, zuccheri e proteine animali; carenza di fibre; squilibrio degli acidi grassi)
  4. assenza di attività fisica
  5. utilizzo di farmaci (FANS), patologie che determinano acidosi metabolica latente( diabete); malattie infiammatorie; disbiosi intestinale
  6. squilibrio psico-emozionale

L’acidosi puo’ esser valutata in modo approssimativo valutando il PH delle urine del mitto intermedio del mattino con delle cartine per la misurazione del PH, in quanto puo’ dare la valutazione della situazione metabolica di1-2 gg precedenti.
Il PH inferiore a 6.5  è un segnale di acidosi metabolica.

In tutti i casi di linfedema è importante ristabilire un corretto equilibrio acido-base tissutale in quanto il linfedema è già di per sè un segno di acidosi connettivale in quanto il corpo tende a trattenere maggiormente i liquidi per diluire gli acidi.

Per ristabilire il corretto equilibrio acido-base occorre intervenire su tutti i fattori che portano acidosi:

  1. correggere il ritmo sonno-veglia
  2. integrare la quota idrica a 1,5-2,5 litri die di acqua oligominerale
  3. equilibrare l’alimentazione ( assumere gli alimenti acidificanti PRAAL alto e con alto indice glicemico prima della 16 di pomeriggio e assumere gli alimenti piu’ alcalinizzanti e con basso indice glicemico alla sera; ridurre gli alimenti raffinati e migliorare l’apporto di acidi grassi)
  4. eseguire attività fisica (compreso il cammino) almeno un’ora al giorno
  5. ridurre le cause tossiche( es: disbiosi)
  6. riequilibrio psico-emozionale( scelta cosciente di vivere nell’amore invece che nella paura, ansia…)